Innovazione tecnologica al servizio del tuo business.

Realizziamo progetti produttivi, basati su differenti piattaforme Blockchain.
Ogni progetto rappresenta una nuova sfida in cui portare valore aggiunto.
I nostri consulenti esperti nello sviluppo di soluzioni in Tecnologia Blockchain vi aiuteranno a evolvere i vostri modelli di business o a crearne di nuovi e innovativi. 


Fasi di realizzazione del progetto:

Sviluppo:

In base alle vostre neces­si­tà, ana­liz­ze­re­mo le miglio­ri tec­no­lo­gie appli­ca­bi­li, pre­sen­te­re­mo un’a­na­li­si tec­ni­ca e fun­zio­na­le del­lo sviluppo

Gestione:

Over­view sul­la gestio­ne e
l’integrazione del­la piat­ta­for­ma. Rea­liz­zia­mo e testia­mo la soluzione.

Applicabilità:

Manu­ten­zio­ne evo­lu­ti­va post rila­scio del­la solu­zio­ne ed ammi­ni­stra­zio­ne del Network.


Caratteristiche della Blockchain:

Notarizzazione:

La tec­no­lo­gia Bloc­k­chain al ser­vi­zio dell’autenticità di ogni docu­men­to in rete. Ogni docu­men­to, car­ta inte­sta­ta o pre­sen­ta­zio­ne pos­so­no esse­re cer­ti­fi­ca­ti gra­zie a un uso del­la tec­no­lo­gia Bloc­k­chain e Distri­bu­ted Ledger. 

Tokenizzazione (NFT):

La toke­niz­za­zio­ne è la tra­sfor­ma­zio­ne e rap­pre­sen­ta­zio­ne di una risor­sa o un ogget­to all’in­ter­no di un file bloc­k­chain. Per otte­ne­re ciò, la toke­niz­za­zio­ne impli­ca un pro­ces­so di tra­sfor­ma­zio­ne che pren­de le pro­prie­tà di quell’oggetto. 

Pagamenti:

La tec­no­lo­gia Bloc­k­chain si inse­ri­sce in un Uni­ver­so com­ples­so e in con­ti­nua evo­lu­zio­ne che si può defi­ni­re «Inter­net of Value», let­te­ral­men­te «Inter­net del Valo­re», ovve­ro quei siste­mi che ren­do­no pos­si­bi­le scam­biar­si valo­re su Internet 

Il ruolo della notarizzazione nei processi di tracciabilità.


La filiera di produzione è una catena abbastanza complessa, fatta di vari passaggi, dalle materie prime, al prodotto finito, alla consegna al consumatore.
Quali vantaggi può dare la blockchain al consumatore e agli attori intermedi? Un progetto per la filiera è sicuramente ambizioso. Si può procedere per step per arrivare ad un sistema completo: controllo materie prime, controllo prodotto, controllo produzione.
Tutti i documenti relativi a questi processi possono essere notarizzati: contratti, ordini, bolle di consegna, documenti di trasporto, fatture, certificati emessi da istituti di analisi, ASL ecc.
Tuttavia il rischio è che l’azienda che vuole “certificare” in blockchain immetta documenti spazzatura. Come facciamo ad assicurarci che vengano notariati documenti validi? Chi ha il compito di effettuare i controlli? Chiunque può verificare che quanto dichiarato sia effettivamente corrispondente alla realtà dei fatti. Tuttavia consigliamo di coinvolgere comunque una terza parte nei progetti di tracciabilità. Un istituto di certificazione potrebbe effettuare dei controlli a campione controllando i documenti notarizzati, per evitare che siano registrati documenti spazzatura, e certificando in maniera imparziale la corrispondenza tra caratteristiche del prodotto promesse e caratteristiche reali. Il processo di fornitura/audit/analisi/certificazione di cui sopra si presta ad esser reso trasparente mediante la blockchain. A vantaggio di tutti gli attori, consumatori compresi.

Grazie al nostro servizio potrai notarizzare i tuoi documenti anche con il nome della tua azienda o del tuo Brand!

Blockchain per l’ambito legale.
Come funziona?


Nell’ultimo periodo è aumentato esponenzialmente l’interesse, soprattutto nell’ambito giuridico, da parte di operatori legali ed avvocati riguardo alle applicazioni che la tecnologia blockchain è in grado di assolvere. Utilizzata oggi per lo più in ambito finanziario, si presta a molte altre applicazioni. 

La blockchain è un registro digitale distribuito, dalla forma lineare, che raccoglie tutte le transazioni relative a un bene, materiale o immateriale. Con il termine «transazione», s’intende la modalità con cui un’informazione viene inserita nella blockchain. Le informazioni inserite non sono “certificate” da un’autorità centralizzata, ma né viene assicurata l’immutabilità tramite l’“hash” – una stringa di codice alfanumerico che costituisce una sorta di impronta unica digitale – apposto ad esse. Le informazioni vengono inserite in questa forma all’interno dei blocchi, collegati tra loro formando una catena (da cui deriva il termine blockchain), che mantiene per sempre traccia di ogni transazione nel sistema. La blockchain è quindi un sistema trasparente e decentralizzato.

Per scrivere le informazioni all’interno della blockchain si utilizza un particolare strumento crittografico chiamato in inglese wallet (i.e. borsellino). Il borsellino contiene al suo interno una coppia di chiavi definite come chiave pubblica e chiave privata. La chiave pubblica è un codice che rimane completamente pubblico e verificabile sulla blockchain ed è utilizzato per farsi riconoscere. La chiave privata è lo strumento che abilita l’utente a scrivere le informazioni, ma non sarà condivisa. Entrando più nel dettaglio, prima di inserire un documento o qualsiasi file su blockchain, per questioni di privacy e costo, conviene trasformare il file nella sua versione univoca ed unica, il c.d. hash value o impronta digitale univoca, per verificare a posteriori che il file non sia alterato in nessun modo. 



Le nostre soluzioni:

Conservazione documenti digitali:

Qua­lun­que docu­men­to fisca­le, con­ta­bi­le e rile­van­te a fini tri­bu­ta­ri deve esse­re sot­to­po­sto a con­ser­va­zio­ne per il perio­do pre­scrit­to dal­la leg­ge, ma anche per garan­ti­re la sua valen­za lega­le nel tem­po.
La bloc­k­chain uti­liz­za la crit­to­gra­fia asim­me­tri­ca che garan­ti­sce la pro­te­zio­ne dei dati. Tale pro­ces­so uti­liz­za una cop­pia di chia­vi cor­re­la­te – una chia­ve pub­bli­ca e una chia­ve pri­va­ta – per crit­to­gra­fa­re e decrit­to­gra­fa­re un docu­men­to e pro­teg­ger­lo da acces­si o usi non auto­riz­za­ti. Quin­di, si ha la cer­tez­za che tut­ti i dati digi­ta­li che tran­si­ta­no sul­la bloc­k­chain sono inte­gri e immodificabili. 

Qua­li sono i requi­si­ti e le dispo­si­zio­ni da rispet­ta­re per con­ser­va­re cor­ret­ta­men­te i docu­men­ti digitali? 

“Gli obbli­ghi di con­ser­va­zio­ne e di esi­bi­zio­ne di docu­men­ti si inten­do­no sod­di­sfat­ti a tut­ti gli effet­ti di leg­ge a mez­zo di docu­men­ti infor­ma­ti­ci se le rela­ti­ve pro­ce­du­re sono effet­tua­te in modo tale da garan­ti­re la con­for­mi­tà ai docu­men­ti ori­gi­na­li e sono con­for­mi alle Linee gui­da” (art. 43 D.Lgs 82/2005 così come modi­fi­ca­to dal art. 39 del D.Lgs 217/2017). “Il siste­ma di con­ser­va­zio­ne dei docu­men­ti infor­ma­ti­ci deve assi­cu­ra­re carat­te­ri­sti­che di auten­ti­ci­tà, inte­gri­tà, affi­da­bi­li­tà, leg­gi­bi­li­tà, repe­ri­bi­li­tà, di quan­to in esso con­ser­va­to” (art. 44, com­ma 1‑ter, D.Lgs 82/2005 così come modi­fi­ca­to dall’art. 40 del D.Lgs 217/2017).
Ril­vol­gen­do­ti ai nostri con­su­len­ti è pos­si­bi­le adem­pie­re alla nor­ma­ti­va vigen­te. Ti garan­tia­mo i requi­si­ti di leg­gi­bi­li­tà e repe­ri­bi­li­tà otte­nu­ti gra­zie alla fun­zio­ne di custo­dia del file ori­gi­na­le in for­ma crip­ta­ta. Con la mar­ca­tu­ra tem­po­ra­le ed hashing su bloc­k­chain garan­ti­sce cer­ta­men­te immu­ta­bi­li­tà ed integrità.

GDPR:

I dati per­so­na­li sono tut­te le infor­ma­zio­ni rela­ti­ve a una per­so­na viven­te iden­ti­fi­ca­ta o iden­ti­fi­ca­bi­le (nome e cogno­me, indi­riz­zo, docu­men­to, etc..).

Il Rego­la­men­to Gene­ra­le sul­la Pro­te­zio­ne dei Dati (in ingle­se Gene­ral Data Pro­tec­tion Regu­la­tion, o GDPR) dell’Unione Euro­pea pro­teg­ge i dati per­so­na­li a pre­scin­de­re dal­la tec­no­lo­gia uti­liz­za­ta per trat­ta­re tali dati. Si dice quin­di neu­tra­le sot­to il pro­fi­lo tec­no­lo­gi­co e si appli­ca sia al trat­ta­men­to auto­ma­tiz­za­to che a quel­lo manua­le, a con­di­zio­ne che i dati sia­no orga­niz­za­ti in base a cri­te­ri pre­de­fi­ni­ti. Inol­tre, non impor­ta come que­sti ven­go­no archi­via­ti, i dati per­so­na­li sono sog­get­ti agli obbli­ghi di pro­te­zio­ne sta­bi­li­ti nel regolamento.

Il bino­mio Bloc­k­chain e GDPR potreb­be offri­re inte­res­san­ti oppor­tu­ni­tà, per esem­pio dal pun­to di vista del­la cosid­det­ta “secu­ri­ty by desi­gn” garan­ten­do pseu­do­ni­miz­za­zio­ne (disac­cop­pia­men­to dei dati dall’identità indi­vi­dua­le) e la mini­miz­za­zio­ne dei dati (con­di­vi­den­do solo i pun­ti dati asso­lu­ta­men­te neces­sa­ri). Que­sto per­ché in una Bloc­k­chain la pro­te­zio­ne dei dati vie­ne assi­cu­ra­ta da:

  • la chia­ve pub­bli­ca del mit­ten­te del­la transazione;
  • la chia­ve pub­bli­ca del desti­na­ta­rio del­la transazione;
  • un hash crit­to­gra­fi­co del con­te­nu­to del­la transazione;
  • la data e l’ora del­la transazione.

Anti plagio:

Sem­pre più spes­so ci si tro­va davan­ti a casi di pla­gio, soprat­tut­to di ope­re digi­ta­li, con­di­vi­se in rete dagli auto­ri per aumen­ta­re la pro­pria noto­rie­tà, per esse­re poi però riu­ti­liz­za­te dall’altra par­te del mon­do a fini com­mer­cia­li, a loro esclu­si­vo dan­no. Come pro­teg­ge­re i pro­pri contenuti?

A par­ti­re da mar­zo 2019 con il Decre­to “Sem­pli­fi­ca­zio­ni” la regi­stra­zio­ne di docu­men­ta­zio­ne attra­ver­so la bloc­k­chain pro­du­ce gli effet­ti di una regi­stra­zio­ne legal­men­te vali­da e rico­no­sciu­ta. Anche gra­zie a que­sto inter­ven­to del legi­sla­to­re è aumen­ta­to espo­nen­zial­men­te il nume­ro di avvo­ca­ti che stan­no stu­dian­do le appli­ca­zio­ni giu­ri­di­che del­la bloc­k­chain, tan­to che si sta affer­man­do una nuo­va pro­fes­sio­ne: quel­la del­lo “smart law­yer”. Di con­se­guen­za, le impre­se e i pri­va­ti potran­no sfrut­ta­re i ser­vi­zi e le com­pe­ten­ze spe­ci­fi­che in tali tec­no­lo­gie di pro­fes­sio­ni­sti e stu­di legali.

Diritto d’autore:

La bloc­k­chain, nell’ambito dei dirit­ti di autore/proprietà, potreb­be dare un gran­de con­tri­bu­to. Ad oggi la tute­la del dirit­to d’autore si avva­le di una serie di regi­stri fisi­ci pub­bli­ci, custo­di­ti prin­ci­pal­men­te pres­so S.I.A.E. (Socie­ta Ita­lia­na degli Auto­ri ed Edi­to­ri). Ma con la bloc­k­chain qual­sia­si arti­sta potrà nota­riz­za­re le pro­prie ope­re sen­za dover ricor­re­re a inter­me­dia­ri. Infat­ti, l’autore può regi­stra­re il suo ine­di­to all’interno di una tran­sa­zio­ne bloc­k­chain e così for­ni­re anche la pro­va di pater­ni­tà sull’opera, da far vale­re nei con­fron­ti di ter­zi che voles­se­ro abu­si­va­men­te impos­ses­sar­se­ne. S.I.A.E. stes­sa, infat­ti, sta esplo­ran­do le oppor­tu­ni­tà che que­sta tec­no­lo­gia può offri­re, con­sa­pe­vo­le del fat­to che sia un inte­res­san­te stru­men­to a sup­por­to del­la pro­ve­nan­ce per il trac­cia­men­to del­lo sto­ri­co del­le ope­re d’arte e d’ingegno e la loro gestio­ne, sen­za esclu­de­re la veri­fi­ca dell’autenticità.

Procedimento Penale:

Nell’ambito del pro­ce­di­men­to pena­le, la giu­ri­spru­den­za ritie­ne che la copia del docu­men­to infor­ma­ti­co (es: file video, audio etc.) deb­ba esse­re estrat­ta con moda­li­tà tali da assi­cu­rar­ne l’identità con l’originale e la sua immodificabilità.

Nel rispet­to dei prin­ci­pi che si stan­no sem­pre più con­so­li­dan­do in rife­ri­men­to all’acquisizione foren­se del­la pro­va infor­ma­ti­ca, dovreb­be esse­re crea­ta una “copia imma­gi­ne” che ripro­du­ce il dato dupli­ca­to nel­le stes­se con­di­zio­ni in cui si tro­va­va al momen­to del­la sua acquisizione .

Sul­la base di tali prin­ci­pi, sono sta­te rite­nu­te rego­lar­men­te acqui­si­te al pro­ces­so pena­le, ad esem­pio, le copie di file audio di inter­cet­ta­zio­ni tele­fo­ni­che, accom­pa­gna­te dai rela­ti­vi “codi­ci hash”.

La bloc­k­chain è in gra­do quin­di di cer­ti­fi­ca­re la cro­no­lo­gia di inse­ri­men­to dei dati che memo­riz­za in quan­to i suoi dati sono asso­cia­ti alla data (all’ora, al minu­to e al secon­do) in cui sono sta­ti ricevuti.

NFT Tokenizzazione del mondo digitale.

Gli NFT sono certificati digitali, basati su tecnologia blockchain, unici e non intercambiabili. I registri blockchain assicurano che l’NFT rimanga invariato nel tempo. Speciali smart contract né identificano le caratteristiche uniche e inconfutabili.

La registrazione del token sulla blockchain permette di verificare l’autenticità dell’asset digitale e di descriverne, nel campo dei metadati, le sue caratteristiche uniche. Gli NFT consentono di dimostrare la proprietà intellettuale di un contenuto digitale convalidandone la rivendita sul mercato primario e secondario. L’associazione dell’architettura blockchain con gli NFT consente di certificare l’autenticità della creazione di ogni singolo asset digitalizzato.

Tokenizzare significa trasformare un asset fisico in un’entità immateriale irripetibile. Digitalizzando l’asset, frammentandolo in diverse “parti virtuali” chiamate token e registrando i token nella blockchain. In questo modo, ogni token rappresenta in modo univoco una parte specifica dell’asset e non può essere copiato o confuso con altri. Poiché la registrazione su blockchain né certifica l’unicità, la proprietà e l’impossibilità di essere manipolato, ogni token a questo punto può essere gestito da appositi Smart Contract per vari scopi: vendita, archiviazione, ecc. Oltre ai token non fungibili, ci sono molti altri tipi di token con diverse peculiarità e funzioni.

“Ci sono cen­ti­na­ia di miglia­ia di stam­pe e ripro­du­zio­ni del­la Gio­con­da, ma poi­ché non sono gli ori­gi­na­li crea­ti da Leo­nar­do val­go­no mol­to meno. Lo stes­so prin­ci­pio vale per gli NFT: puoi copia­re e incol­la­re un’immagine o un video ma l’originale, fir­ma­to digi­tal­men­te dall’artista, è ciò che ha valore“.
Dan­nie Chu 
CEO di Maker­sPla­ce – piat­ta­for­ma di tra­ding NFT

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